Francesca Di Cesare
La preposizione
Prima di esserlo per mestiere, sono stata la preposizione fra per indole e vocazione.
Una bambina curiosa, chiacchierona, attenta al mondo (e alle persone) intorno.
Un’adolescente idealista, sensibile alle ingiustizie, introspettiva, indisciplinata, con la testa sempre affollata e molti interessi diversi.
Una giovane adulta studiosa ed eclettica, impegnata in troppi hobby e passioni, in cerca di un mestiere utile, con la porta di casa sempre aperta.
Il percorso per trasformare in un lavoro questo modo di essere è stato lungo e tortuoso.
Chissà se ho davvero trovato la formula esatta e fino a quando questa formula resterà in equilibrio.
E chissà se un percorso drittissimo sarebbe stato meno faticoso. Forse solo in modo diverso.
Perché non esiste una soluzione migliore o una via più giusta.
La strada, in fondo, siamo noi.
La stella polare: le persone, le relazioni
Sono stata sempre orientata da un’unica stella polare: le persone, e le relazioni tra loro.
Mi hanno guidata la curiosità, il pensiero critico, la vocazione per la cura.
Ho studiato tanto. Studio tanto tuttora.
Ho imparato molto anche leggendo romanzi, andando per monti, frequentando il teatro, stando fra la gente.
Poi ho lavorato con le famiglie, per dodici anni. E ho visto all’opera la potenza dei primi legami, contribuito a inaspettate riparazioni, assistito a piccoli miracoli. Ho imparato la speranza, la delicatezza, la cura.
Continuo a lasciarmi affascinare dalle persone e dalle relazioni.
Continuo a studiare moltissimo. E a imparare di più.
Quando non lavoro e non studio, vado in montagna.