fra – la preposizione

Teatro

Da decenni le potenzialità formative del teatro sono ormai riconosciute. E in effetti il teatro può essere uno strumento di apprendimento, facilitazione e crescita davvero efficace.

Ma cos’ha di tanto speciale il teatro?

Qual è la peculiarità del teatro?

Il dispositivo teatrale permette di: sviluppare competenze trasversali, elaborare dinamiche di gruppo, compiere un percorso individuativo.

1. Per quanto riguarda il primo punto, le tecniche teatrali costituiscono un ottimo allenamento per diverse soft skills: logica e argomentazione, orientamento spazio-temporale, problem solving, creatività, comunicazione, ascolto, intelligenza emotiva, cooperazione, flessibilità.

2. Il teatro, inoltre, crea un contesto in cui è possibile osservare, comprendere e mobilitare le dinamiche interne a un team o gruppo di lavoro. La realtà drammatica, infatti, è una realtà costruita collettivamente dove è concesso: liberare emozioni, esprimere conflitti, rivelare parti di sé, fantasticare, sperimentare situazioni inedite, esplorare nuovi ruoli, scoprire punti di vista diversi, mettersi nei panni di altri. Tutto ciò porta i membri del gruppo ad approfondire la conoscenza reciproca, ad aggiornare i propri schemi relazionali, ad apprezzare la pluralità e la diversità.

3. Non solo: la realtà drammatica offre l’occasione per un lavoro di introspezione, scoperta di sé e autoconsapevolezza. Il metodo teatrale conduce ciascuno a indagare e riconsiderare la sua storia, i suoi valori e ideali, le sue relazioni, i suoi diversi ruoli, la sua identità.

Il dispositivo teatrale, quindi, permette di vivere un’esperienza formativa e trasformativa, al contempo individuale e collettiva.

Cos’è il teatro nell’ambito formativo?

Innanzitutto, chiariamo che, più che un metodo, il teatro è un insieme di metodi – per altro piuttosto eterogenei. Alcuni dei più conosciuti sono lo psicodramma, il teatro dell’oppresso, il teatro sociale e il teatro d’impresa. Tutti questi metodi prevedono a loro volta diverse “varianti”, più o meno note, come il playback theatre, il teatro forum, il teatro alla carta.

Qui, io vorrei però tentare un approccio diverso: invece di approfondire gli aspetti metodologici, mi dedicherò a chiarire una questione preliminare. Semplificando, il teatro può essere utilizzato nella formazione secondo due “formule”: svolgendo un laboratorio o training teatrale oppure ricorrendo alle tecniche teatrali.

Nella prima formula si costruisce una vera e propria esperienza teatrale; nella seconda si predispone un percorso formativo che sfrutta una qualità particolare del processo drammatico.

I laboratori teatrali sono esperienze formative in cui si apprendono i rudimenti della recitazione e le regole del teatro. Possono consistere in workshop intensivi di qualche giornata così come in percorsi lunghi con incontri periodici, e si svolgono in un locale appositamente adibito. Prevedono l’utilizzo di differenti esercizi teatrali ed esitano in uno spettacolo o performance.

Nel teatro creativo, invece, il fine non è l’esecuzione finale, né l’obiettivo è imparare a recitare. Qui il formatore o la formatrice ricorre alla realtà drammatica per creare un contesto protetto in cui diventa possibile esplorare e sperimentare. Cioè per rendere il percorso formativo anche un processo trasformativo.

Nel teatro creativo, quindi, si utilizzano le tecniche teatrali non per insegnare a recitare e mettere in scena una storia, bensì per facilitare un processo di ricerca, scoperta ed evoluzione.

A cosa (mi) serve il teatro nel mio lavoro?

Non sarò di certo io la prima a dirtelo: il teatro costituisce un’ottima “palestra” per molti dei temi cari alle organizzazioni. Comunicazione efficace, collaborazione, conflitto, leadership, emozioni, stress, problem solving, creatività, public speaking, bias cognitivi, equità, inclusione… sono solo alcuni degli argomenti e competenze che il teatro permette di esplorare e allenare.

Parallelamente, il teatro è un potente strumento di consapevolezza e crescita personale. Avrai già sentito anche questo, suppongo.

Non si tratta, però, di una bacchetta magica. Affinché possa esprimere appieno la sua valenza formativa, il teatro va utilizzato con contezza e responsabilità. Come ogni metodo e strumento, anche il teatro richiede skills specifiche (competenze drammatiche, conoscenza delle dinamiche di gruppo, padronanza delle tecniche di conduzione dei gruppi, capacità di equilibrare vissuti individuali e movimenti collettivi) da integrare a quelle specifiche della formazione.

Per la sua flessibilità e il suo potenziale trasformativo, il teatro è uno dei miei strumenti preferiti. Da più di quindici anni lo utilizzo con gioia e soddisfazione – talvolta nella formula del laboratorio teatrale, più spesso in quella del teatro creativo – per la formazione sia aziendale sia personale.

Se vuoi organizzare un laboratorio teatrale per il tuo team, scrivimi. Se ti occupi di formazione e desideri imparare a integrare il teatro creativo nei tuoi percorsi, scrivimi.

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